Unità Gravi Cerebrolesioni Acquisite - UGCA

 

L’Unità Gravi Cerebrolesioni Acquisite (UGCA) accoglie pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite in fase post-acuta e rappresenta, per tali patologie, il centro di riferimento dell’Area Vasta Nordovest Toscana.

I criteri di ammissione
in accordo con le evidenze della ricerca internazionale tengono conto di:

  • patologie encefaliche traumatiche
  • età e pluripatologie dei pazienti
  • fase post-acuta della lesione encefalica
  • presenza di elementi prognostici favorevoli

Sono pertanto accolti soggetti che dopo una grave lesione traumatica, vascolare, neoplastica, anossica o metabolica, si trovino ancora in stato di Coma o di minima responsività e necessitano di un programma di cure intensivo e specifico a livello neuromotorio e cognitivo. Un programma riabilitativo che possa esser sviluppato parallelamente alle attività rivolte alla prevenzione e cura delle complicanze purtroppo frequenti ed importanti (neurologiche, infettive, metaboliche,osteo-articolari, gastrointestinali, respiratorie…) che possono rallentare o compromettere gravemente i processi di recupero. Il ricovero deve avvenire quindi nel tempo più breve dopo il superamento della acutissima fase di instabilità delle funzioni vitali essenziali perché l’intervento riabilitativo possa tempestivamente iniziare a svolgere le proprie azioni terapeutiche.

Il Reparto in tal senso è pienamente attrezzato sul piano tecnologiche ed operativo e delle professionalità, per prendersi cura di pazienti molto complessi ed anche clinicamente instabili ; unico elemento discriminante è la sostanziale autonomia respiratoria. Purtroppo questa esigenza di tempestività massima dell’inizio del trattamento riabilitativo diviene sempre più difficilmente realizzabile per la crescita costante della casistica e per la inadeguatezza a livello nazionale e regionale del numero di posti letto veramente adeguati a questo scopo.
Le finalità riabilitative in sintesi sono quelle di mantenere il paziente in vita, contemporaneamente prevenire gli eventi che rallentano i processi del risveglio ed avviare un programma riabilitativo personalizzato.

L’obiettivo del parziale o completo “Risveglio” viene perseguito, tramite un trattamento complesso, multimodale ed articolato in tutto l’arco della giornata in rapporto con le potenzialità del soggetto di trarne giovamento e di parteciparvi mirando a favorire il manifestarsi delle prime attività di coscienza e di relazione con l’ambiente.
Le modalità di attuazione si avvalgono di strategie multidisciplinari, articolate attraverso un percorso.

Il percorso prevede:

  1. valutazioni clinico-funzionali
  2. indagini neurofisiologiche (elettroencefalografia, elettroneurografia, elettromiografia e potenziali evocati per la valutazione di disturbi epilettici, neuropatie, lesioni midollari e per monitorare il recupero)
  3. indagini neuroradiologiche (tomografie e risonanze magnatiche neuroanatomiche ed anche funzionali)
  4. consulenze specialistiche (ortopediche, pneumologiche, cardiologiche,chirurgiche)
  5. gestione e svezzamento dalla cannula tracheostomica,trattamento dei problemi polmonari e riabilitazione respiratoria
  6. valutazione neuropsicologica, dei deficit cognitivi (attenzione, memoria, linguaggio) e comportamentali e loro trattamento
  7. valutazione ed assistenza psicologica al paziente, familiari e care-givers
  8. esercizi di mobilizzazione articolare e posturale
  9. valutazione e trattamento delle problematiche nutrizionali
  10. diagnosi e trattamento dei disturbi della deglutizione
  11. tecniche di riabilitazione neuromotoria
  12. valutazione e trattamento d ella spasticità
  13. prevenzione e trattamento dei danni da immobilità e da decubito
  14. tecniche di stimolazione multisensoriale
  15. nursing riabilitativo continuo integrato e personalizato
  16. valutazione e trattamento delle problematiche del controllo sfinterico
  17. terapia fisica strumentale
  18. prescrizione di ausili ed attrezzature di assistenza ed autonomia domiciliare
  19. assistenza psicologica.

L’UGCA coordina il proprio intervento con i servizi di Riabilitazione estensiva ed intensiva del territorio di residenza con i quali collabora al fine di rendere possibile il ritorno del disabile nel proprio ambiente in tempi adeguati, garantendo il completamento del percorso riabilitativo. L‘Unità per le Gravi Cerebrolesioni opera in stretto contatto con altre strutture che svolgono analoga attività sul piano nazionale ed internazionale. In particolare partecipa a studi multicentrici relativi all’utilizzazione di procedure innovative per il trattamento della spasticità generalizzata con sistemi elettronici di infusione di farmaci. Svolge inoltre attività di ricerca sull’utilizzazione delle risonanza magnetica funzionale, in collaborazione con la Radiologia della ASL 5, nelle persone in stato di bassa responsività..
All’interno della struttura è presente un Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione all’interno del quale vengono utilizzate tecnologie robotiche per la riabilitazione dei disturbi del movimento.

Gestione dei registri di prenotazione e criteri di priorità

Il ricovero non è ad accesso diretto e le liste di attesa vengono concordate con le strutture che inviano i pazienti (prevalentemente terapie intensive e neurochirurgie).
La lista di attesa non viene gestita solo in base alla sequenza temporale delle richieste di ricovero, ma anche sulla base di specifici indici di priorità.

L’interessato può chiedere notizie sulla sua prenotazione e sui tempi d’attesa, anche telefonicamente, rivolgendosi al responsabile della Struttura o all’Infermiere Coordinatore. Le informazioni verranno fornite all’interessato nel rispetto dei requisiti normativi previsti dalla Legge 196/03 sulla tutela della privacy.

Al termine della degenza verrà allegata alla cartella clinica copia della relazione di dimissione indirizzata al medico di famiglia e/o allo specialista che aveva proposto il ricovero. Nella relazione verranno riportati in modo sintetico: la diagnosi, l’evoluzione clinica e funzionale, il programma riabilitativo eseguito, la valutazione di outcome del trattamento, le attività infermieristiche ed il loro risultato, una copia dei principali accertamenti clinici e funzionali eseguiti durante la degenza, nonchè i suggerimenti terapeutici e di follow-up dell’utente per la sua gestione ambulatoriale in collaborazione con il Medico di famiglia.